LE NOTIZIE DAL GIORNO Sunday 22 January 2023
AL GIORNO Sunday 29 January 2023
SU: animali
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TITOLO: Brasile, deforestazione 2022 record in Amazzonia: persa un’area pari a 3mila campi calcio al giorno
DATA: 2023-01-23
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OCCHIELLO: La deforestazione in Amazzonia nel 2022 ha raggiunto un nuovo record, qualificandosi come la peggiore degli ultimi 15 anni, segnando un aumento per il quinto anno di fila. I dati sono stati diffusi dall’Istituto Imazon
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TESTO: Il 2022 per l’Amazzonia è stato il quinto anno consecutivo di deforestazione record e si è trattato del livello più alto di deforestazione degli ultimi 15 anni. Lo riferisce Imazon, l’Istituto per l’uomo e l’ambiente dell’Amazzonia, secondo i cui dati satellitari nel 2022 la copertura vegetale dell’Amazzonia ha perso 10.573 chilometri quadrati, equivalenti a quasi 3mila campi da calcio al giorno. In base al monitoraggio satellitare, il livello di deforestazione raggiunto nel 2022 è il più alto dal 2008, quando Imazon ha iniziato a monitorare la regione amazzonica. Secondo Imazon, negli ultimi 4 anni la perdita di foreste in Amazzonia è stata di 35.193 chilometri quadrati; un’area - sottolinea sul suo sito l’agenzia di stampa brasiliana Agencia Brasil - che supera quella di Stati brasiliani come Sergipe (21mila km²) e Alagoas (27mila km²). Il periodo coincide con il mandato dell’ex presidente Jair Bolsonaro, che era solito screditare i dati sulla deforestazione. I
l governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha promesso di dare priorità alla questione dell’Amazzonia. La ministra dell’Ambiente, Marina Silva, ha rilasciato dichiarazioni sulla conservazione della foresta, e in una delle prime misure è stato sbloccato il Fondo per l’Amazzonia, che si basa su donazioni da parte di Germania e Norvegia da impiegare in azioni di protezione ambientale. L’istituto Imazon ha evidenziato il balzo della deforestazione registrato a dicembre, mese in cui sono stati abbattuti 287 chilometri quadrati di foresta, con un aumento del 150% rispetto allo stesso mese del 2021 (quando ne erano stati abbattuti 140 chilometri quadrati) e il peggior ultimo mese dell’anno dell’intera serie storica. Circa l’80% dell’area disboscata nel 2022 si trova in territori sotto la responsabilità del governo federale (8.443 km²). Un altro 11% del territorio distrutto è sotto la giurisdizione dei governi degli Stati (1.130 km²). Sempre secondo il rapporto, lo Stato che ha disboscato di più nel 2022 è stato il Parà (3089 km²), seguito da Amazonas (2270 km²) e Mato Grosso (1228 km²).
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TITOLO: Macellaio ucciso da un maiale nel più grande mattatoio di Hong Kong: avviata un’indagine
DATA: 2023-01-23
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OCCHIELLO: È accaduto venerdì a Sheung Shui, nella periferia nord della città-Stato asiatica. L’uomo sarebbe stato aggredito a sorpresa, recidendosi un’arteria
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TESTO: L’episodio di Hong Kong, che ha subito fatto il giro del web, riaccende i riflettori sul trattamento degli animali da macello nel mondo. Proprio nella confinante Cina, per esempio, è stato recentemente inaugurato il più grande allevamento di maiali del pianeta: un grattacielo di 26 piani in grado di ospitare circa 520 mila esemplari e di macellarne più di 1,2 milioni all’anno. Il mattatoio di Sheung Shui, il più grande della città-Stato, arriva invece fino a 5 mila uccisioni al giorno, potenzialmente oltre 1,8 milioni all’anno. Una «catena di montaggio» che, oltre a favorire la diffusione di malattie e l’adozione di pratiche che procurano agli animali sofferenze evitabili, come visto può anche finire per aumentare il rischio di distrazioni fatali da parte degli operatori.
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TITOLO: Morto l’orso Juan Carrito. Lo ha investito un’auto. Era il simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo
DATA: 2023-01-23
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OCCHIELLO: Famoso per le sue scorribande nelle fattorie, era stato reinserito in una zona meno abitata. Stanno bene le persone che viaggiavano sull’auto con cui si è scontrato
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TESTO: Era diventato, nel bene e nel male, uno dei simboli del Parco Nazionale d’Abruzzo. Famoso per le sue scorribande, l’orso marsicano Juan Carrito è morto: è stato investito da una autovettura nei pressi del tunnel di Roccaraso, sulla statale 17, al bivio per il cimitero di Castel di Sangro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali e gli addetti del Parco. L’animale, contrariamente alle abitudini, da alcuni giorni era stato segnalato nei paraggi dell’Altopiano delle Cinque Miglia e non in letargo. L’impatto con il mezzo non è stato subito letale per l’animale: come racconta al telefono al Corriere della Sera — con la voce rotta dall’emozione — Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, «Juan Carrito è morto dopo circa un’ora di agonia. I soccorritori intervenuti sul posto, dopo averlo stabilizzato, lo hanno trasportato nel centro Pnalm di Pescasseroli, ma nonostante le cure non è riuscito a sopravvivere. Ce l’abbiamo messa tutta in questi anni per assicurargli una vita da orso libero. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta e questo ci dà tanta tristezza. Se ne è andato uno di famiglia». A due chilometri da questo tratto della statale 17, continua Sammarone, «nella sera di Natale del 2019 era stata già investita e uccisa un’orsa». Da poco sono stati «conclusi di lavori di messa in sicurezza del tratto di statale con la realizzazione di barriere e la riapertura di alcuni sottopassi, grazie al contributo del Parco e di due ong (“Wwf” e “Salviamo l’orso”) », chiude il presidente. Stanno bene, invece, il conducente e i passeggeri del veicolo che lo ha investito. Completamente distrutta, invece, l’auto su cui viaggiavano. L’orso – conosciuto anche come M20 – era noto per
le incursioni notturne nei paesi di montagna e per le visite a pollai e fattorie, alla ricerca di cibo. Venne fotografato mentre beveva a una fontanella pubblica, girovagava in Marsica e scorrazzava sulle piste da sci di Campo di Giove (L’Aquila). Più di un anno fa fu, anche, ripreso in un video mentre provava a giocare con un cane lupo che gli abbaiava contro e nei pressi di una pasticceria in compagnia di alcuni biscotti. Ha fatto il giro del mondo, poi, la sua foto alla stazione di Roccaraso, a passeggio lungo i binari: era il 3 marzo del 2022. Juan Carrito è un esemplare di orso bruno marsicano di 150 chilogrammi: è uno dei quattro gemelli di mamma Amarena, nato nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise nella primavera del 2020. Era stato catturato e portato temporaneamente nell’area faunistica di Palena (Chieti) per essere osservato e monitorato 24 ore al giorno grazie a un sistema di video-sorveglianza appositamente installato, prima di essere reinserito in natura (qui la scheda che racconta il «modello Abruzzo» per la gestione degli “orsi confidenti”, quelli che oramai non temono l’uomo e che per questo rischiano di mettersi nei guai). «L’esuberanza di Juan Carrito — conclude Sammarone — ci ha messo di fronte a una serie di opere incompiute che mettono a rischio la vita di questi animali. Ad esempio, la cattiva gestione dei rifiuti che per gli orsi, animali molti intelligenti, diventano un’opportunità di cibo che li abitua a sfamarsi in ambienti che non sono idonei alla loro sopravvivenza, esponendoli a tantissimi pericoli. Carrito è diventato, suo malgrado, un evento mediatico». In Italia, in base ai recenti censimenti, sono rimasti circa 60 esemplari di questa sottospecie di orso bruno, unica al mondo. Attraverso i progetti dell’Unione europea l’impegno era di raddoppiare l’areale della specie e il numero di individui presenti entro il 2050.
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TITOLO: Morto l’orso Juan Carrito. Lo ha investito un’auto. Era il simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo
DATA: 2023-01-24
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OCCHIELLO: Famoso per le sue scorribande nelle fattorie, era stato reinserito in una zona meno abitata. Sammarone: «Ce l’abbiamo messa tutta in questi anni per assicurargli una vita da orso libero. Se ne è andato uno di famiglia». Stanno bene le persone che viaggiavano sull’automobile con cui si è scontrato
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TESTO: Era diventato, nel bene e nel male, uno dei simboli del Parco Nazionale d’Abruzzo. Famoso per le sue scorribande, l’orso marsicano Juan Carrito è morto: è stato investito da una autovettura nei pressi del tunnel di Roccaraso, sulla statale 17, al bivio per il cimitero di Castel di Sangro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali e gli addetti del Parco. L’animale, contrariamente alle abitudini, da alcuni giorni era stato segnalato nei paraggi dell’Altopiano delle Cinque Miglia e non in letargo. L’impatto con il mezzo non è stato subito letale per l’animale: come racconta al telefono al Corriere della Sera — con la voce rotta dall’emozione — Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, «Juan Carrito è morto dopo circa un’ora di agonia. I soccorritori intervenuti sul posto, dopo averlo stabilizzato, lo hanno trasportato nel centro Pnalm di Pescasseroli, ma nonostante le cure non è riuscito a sopravvivere. Ce l’abbiamo messa tutta in questi anni per assicurargli una vita da orso libero. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta e questo ci dà tanta tristezza. Se ne è andato uno di famiglia». A due chilometri da questo tratto della statale 17, continua Sammarone, «nella sera di Natale del 2019 era stata già investita e uccisa un’orsa». Da poco sono stati «conclusi di lavori di messa in sicurezza del tratto di statale con la realizzazione di barriere e la riapertura di alcuni sottopassi, grazie al contributo del Parco e di due ong (“Wwf” e “Salviamo l’orso”) », chiude il presidente. Stanno bene, invece, il conducente e i passeggeri del veicolo che lo ha investito. Completamente distrutta, invece, l’auto su cui viaggiavano. L’orso – conosciuto anche come M20 – era noto per
le incursioni notturne nei paesi di montagna e per le visite a pollai e fattorie, alla ricerca di cibo (era stato anche visto e filmato dallo chef tre stelle Michelin Niko Romito davanti al suo ristorante). Venne fotografato mentre beveva a una fontanella pubblica, girovagava in Marsica e scorrazzava sulle piste da sci di Campo di Giove (L’Aquila). Più di un anno fa fu, anche, ripreso in un video mentre provava a giocare con un cane lupo che gli abbaiava contro e nei pressi di una pasticceria in compagnia di alcuni biscotti. Ha fatto il giro del mondo, poi, la sua foto alla stazione di Roccaraso, a passeggio lungo i binari: era il 3 marzo del 2022. Juan Carrito è un esemplare di orso bruno marsicano di 150 chilogrammi: è uno dei quattro gemelli di mamma Amarena, nato nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise nella primavera del 2020. Era stato catturato e portato temporaneamente nell’area faunistica di Palena (Chieti) per essere osservato e monitorato 24 ore al giorno grazie a un sistema di video-sorveglianza appositamente installato, prima di essere reinserito in natura (qui la scheda che racconta il «modello Abruzzo» per la gestione degli “orsi confidenti”, quelli che oramai non temono l’uomo e che per questo rischiano di mettersi nei guai). «L’esuberanza di Juan Carrito — conclude Sammarone — ci ha messo di fronte a una serie di opere incompiute che mettono a rischio la vita di questi animali. Ad esempio, la cattiva gestione dei rifiuti che per gli orsi, animali molti intelligenti, diventano un’opportunità di cibo che li abitua a sfamarsi in ambienti che non sono idonei alla loro sopravvivenza, esponendoli a tantissimi pericoli. Carrito è diventato, suo malgrado, un evento mediatico». In Italia, in base ai recenti censimenti, sono rimasti circa 60 esemplari di questa sottospecie di orso bruno, unica al mondo. Attraverso i progetti dell’Unione europea l’impegno era di raddoppiare l’areale della specie e il numero di individui presenti entro il 2050.
Juan Carrito – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - «ha vissuto la gran parte del suo tempo terreno, non tra le montagne appenniniche, ma libero tra le persone e le case, e lungo le strade trafficate della marsica. Poteva essere catturato e confinato a vita in una gabbia, ma si è opportunamente deciso di farlo vivere da animale selvatico valutando i rischi che i suoi comportamenti confidenti poteva comportare». La scelta più opportuna, ma anche la più difficile da attuare anche perché «chi ha dovuto gestire l’orso, ha dovuto fare i conti con i limiti di un’azione di gestione che non dipende solo dai tecnici o dai responsabili dei parchi. Non di sola conservazione ci si deve occupare nella gestione degli orsi, ma anche di strade, rifiuti, e comportamenti umani. Bisogna partire dalle persone che con i propri comportamenti incidono sul futuro libero o in cattività della fauna selvatica. È, poi, fondamentale accelerare sulla messa in sicurezza delle infrastrutture a partire della strada con interventi di road ecology».
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TITOLO: Perché i cani sono capaci di condizionarci (e i maiali ancora no)
DATA: 2023-01-24
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OCCHIELLO: La ricerca dell’università di Budapest mostra che i cani sono capaci di dirigere l’attenzione degli umani verso oggetti interessanti mentre, nelle stesse condizioni, i maiali da compagnia non lo fanno. Il ruolo del processo di domesticazione
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TESTO: Paula Pérez Fraga, dottoranda di ricerca del Neuroethology of Communication Lab del Dipartimento di Etologia della Eötvös Loránd University e prima autrice dello studio, spiega: «Ai maiali potrebbero mancare caratteristiche importanti che sono cruciali per l’emergere di questo tipo di comunicazione. Sebbene sappiamo che i cani sono particolarmente abili nel comunicare con gli umani, altri animali come cavalli, gatti e persino canguri possono usare la comunicazione referenziale con noi, e tutti loro fanno molto affidamento sulla comunicazione visiva quando interagiscono con i loro compagni. I maiali, al contrario, no». La mancanza di comunicazione referenziale orientata all’uomo nei suini potrebbe essere legata al loro scarso uso di segnali sociali visivi per la comunicazione anche con individui della loro stessa specie che, a sua volta, può essere causata da condizioni fisiche come la vista scarsa e la rigidità del collo.
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TITOLO: Morte dell’orso Juan Carrito, animalisti contro la politica: «Ha fallito, finge dolore ma taglia i fondi per la natura»
DATA: 2023-01-24
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OCCHIELLO: Le associazioni puntano il dito contro le istituzioni per la mancata adozione di dispositivi di prevenzione di incidenti. «E il governo pensa solo a liberalizzare la caccia»
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TESTO: Ma già da sola l’espansione della presenza umana e dei centri abitati, con tutta la rete di strade che ha portato con sè, ha ridotto gli habitat a disposizione di questo animale, che in natura percorre ogni giorno spostamenti di parecchi chilometri. L’estrema vicinanza con gli insediamenti umani fa sì che i plantigradi si avvicinino spesso alle fattorie e ai centri abitati, in cerca di cibo «facile», creando a volte situazioni di frizione con gli abitanti, come accade anche in altre regioni italiane. In Abruzzo, tuttavia, la presenza degli orsi è considerata meno problematica che in altre aree e i residenti sembrano avere accettato più di buon grado la convivenza con il grande carnivoro, che nella realtà è poi più che altro vegetariano. La gestione degli orsi in quest’area viene spesso contrapposta a politiche più drastiche come quelle adottate per esempio in Trentino Alto Adige dove le autorità hanno imposto la cattura e la reclusione degli esemplari considerati problematici. Juan Carrito era certo un orso molto «confidente», abituato al contatto umano. Figlio dell’orsa Amarena, diventata celebre per alcuni video circolati in rete che l’hanno ripresa tranquillamente a spasso con i suoi cuccioli nei centri abitati, è stato protagonista di numerose scorribande nelle aziende agricole della zona. Dopo essere stato catturato, anziché finire rinchiuso in un recinto è stato spostato in una zona più distante dal centro abitato, con la speranza di farlo incontrare anche con qualche esemplare femmina.
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TITOLO: Morto l’orso Juan Carrito. Lo ha investito un’auto. Era il simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo
DATA: 2023-01-24
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OCCHIELLO: Famoso per le sue scorribande nelle fattorie, era stato reinserito in una zona meno abitata. Sammarone: «Ce l’abbiamo messa tutta in questi anni per assicurargli una vita da orso libero. Se ne è andato uno di famiglia». Stanno bene le persone che viaggiavano sull’automobile con cui si è scontrato
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TESTO: L’orso – conosciuto anche come M20 – era noto per
le incursioni notturne nei paesi di montagna e per le visite a pollai e fattorie, alla ricerca di cibo (era stato anche visto e filmato dallo chef tre stelle Michelin Niko Romito davanti al suo ristorante). Venne fotografato mentre beveva a una fontanella pubblica, girovagava in Marsica e scorrazzava sulle piste da sci di Campo di Giove (L’Aquila). Più di un anno fa fu, anche, ripreso in un video mentre provava a giocare con un cane lupo che gli abbaiava contro e nei pressi di una pasticceria in compagnia di alcuni biscotti. Ha fatto il giro del mondo, poi, la sua foto alla stazione di Roccaraso, a passeggio lungo i binari: era il 3 marzo del 2022. Juan Carrito è un esemplare di orso bruno marsicano di 150 chilogrammi: è uno dei quattro gemelli di mamma Amarena, nato nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise nella primavera del 2020. Era stato catturato e portato temporaneamente nell’area faunistica di Palena (Chieti) per essere osservato e monitorato 24 ore al giorno grazie a un sistema di video-sorveglianza appositamente installato, prima di essere reinserito in natura (qui la scheda che racconta il «modello Abruzzo» per la gestione degli “orsi confidenti”, quelli che oramai non temono l’uomo e che per questo rischiano di mettersi nei guai). «L’esuberanza di Juan Carrito — conclude Sammarone — ci ha messo di fronte a una serie di opere incompiute che mettono a rischio la vita di questi animali. Ad esempio, la cattiva gestione dei rifiuti che per gli orsi, animali molti intelligenti, diventano un’opportunità di cibo che li abitua a sfamarsi in ambienti che non sono idonei alla loro sopravvivenza, esponendoli a tantissimi pericoli. Carrito è diventato, suo malgrado, un evento mediatico». In Italia, in base ai recenti censimenti, sono rimasti circa 60 esemplari di questa sottospecie di orso bruno, unica al mondo. Attraverso i progetti dell’Unione europea l’impegno era di raddoppiare l’areale della specie e il numero di individui presenti entro il 2050.
Juan Carrito – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - «ha vissuto la gran parte del suo tempo terreno, non tra le montagne appenniniche, ma libero tra le persone e le case, e lungo le strade trafficate della marsica. Poteva essere catturato e confinato a vita in una gabbia, ma si è opportunamente deciso di farlo vivere da animale selvatico valutando i rischi che i suoi comportamenti confidenti poteva comportare». La scelta più opportuna, ma anche la più difficile da attuare anche perché «chi ha dovuto gestire l’orso, ha dovuto fare i conti con i limiti di un’azione di gestione che non dipende solo dai tecnici o dai responsabili dei parchi. Non di sola conservazione ci si deve occupare nella gestione degli orsi, ma anche di strade, rifiuti, e comportamenti umani. Bisogna partire dalle persone che con i propri comportamenti incidono sul futuro libero o in cattività della fauna selvatica. È, poi, fondamentale accelerare sulla messa in sicurezza delle infrastrutture a partire della strada con interventi di road ecology».
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TITOLO: Morte dell’orso Juan Carrito, animalisti contro la politica: «Ha fallito, finge dolore ma taglia i fondi per la natura»
DATA: 2023-01-24
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OCCHIELLO: Le associazioni puntano il dito contro le istituzioni per la mancata adozione di dispositivi di prevenzione di incidenti. «E il governo pensa solo a liberalizzare la caccia»
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TESTO: Animalisti Italiani fa invece sapere di avere incaricato il proprio ufficio legale di verificare se siano riscontrabili responsabilità umane di singoli o di istituzioni che abbiano contribuito alla morte del giovane orso per poi agire di conseguenza. «L’orso è stato travolto in una zona già nota per la sua pericolosità - puntualizza il presidente Walter Caporale —: proprio lì era stata investita pure la madre Amarena. In quel tratto è presente solo il segnale stradale di attraversamento di animali selvatici. Perché non sono stati installati sul territorio impianti elettronici che evitano incidenti di questo genere? ». Legambiente sottolinea invece l’importanza di adottare non interventi episodici, basati magari sulla volontà dei singoli, ma di sistema. «L’orso Juan Carrito — fa notare il presidente Stefano Ciafani - ha vissuto la gran parte del suo tempo terreno, non tra le montagne appenniniche, ma libero tra le persone e le case, e lungo le strade trafficate della Marsica. Poteva essere catturato e confinato a vita in una gabbia, ma si è opportunamente deciso di farlo vivere da animale selvatico, valutando i rischi che i suoi comportamenti confidenti poteva comportare. Noi consideriamo questa scelta l’unica, la più opportuna, ma anche la più difficile da attuare, anche perché chi ha dovuto gestire l’orso, ha dovuto fare i conti con i limiti di un’azione di gestione che non dipende solo dai tecnici o dai responsabili dei parchi».
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Mario Gerevini
La riunione dal notaio Morone un mese dopo la morte dell’Avvocato. Gli accordi di Ginevra, poi la rottura. La sconfitta in Cassazione della figlia di Gianni Agnelli. Ma ora la nuova contesa giudiziaria a Torino contro John, Lapo e Ginevra Elkann
- Gianni Agnelli, il monarca repubblicano. La Fiat, Cuccia e quella battuta sul vento di Ferruccio de Bortoli; - Agnelli: le frasi celebri a 20 anni dalla morte, dalla Juventus alla Ferrari di Andrea Rinaldi; - Gawronski: «Gli dissero della morte del figlio. Era disperato ma non pianse» di Aldo Cazzullo ;
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TITOLO: «Juan Carrito l’ho visto nascere e purtroppo anche morire». Il racconto del suo «papà» umano
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: Il guardiaparco Ezechia Trella si è occupato dell’orso investito lunedì sulla statale 17. «Era il più imponente, si era costruito una tana e avrebbe messo su famiglia»
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TESTO: Juan Carrito, che aveva stabilito il suo «quartiere generale» a Roccaraso (L’Aquila) è uno dei pochi esempi di orso confidente, ossia un animale che ha perso la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo. «È morto da orso libero — dice ancora Trella —. Imprigionarlo sarebbe stato inutile perché sono convinto che sarebbe morto di crepacuore». E aggiunge: «Nell’ultimo periodo i suoi comportamenti ci avevano fatto capire che il suo atteggiamento stava cambiando e che si poteva ben sperare. In primavera si era messo alla ricerca di una femmina, aveva costruito una tana per andare il letargo, forse una di quelle meglio fatte tra quelle che ho mai visto». Come tutti i giovani orsi si è addormentato in dicembre e come quelli della sua età di tanto in tanto si è risvegliato per uscire dalla tana. «La sua morte - conclude Ezechia - ci ricorda quanto siano necessari interventi su strade per mettere in sicurezza la piccola popolazione di orso bruno marsicano ancora oggi esistente e che troppe volte è vittima di incidenti e investimenti». Una richiesta avanzata in coro dalle principali associazioni animaliste e ambientaliste italiane che oltre ad aver espresso il cordoglio al parco per la perdita dell’animale-simbolo, hanno puntato il dito contro la politica rea di tagliare gli investimenti per la salvaguardia della natura.
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TITOLO: Pet economy, gli animali alla prova dell’economia: uno spazio in più per capire la nostra società
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: Al via la nuova sottosezione di Animalia, il canale che dal 2006 racconta la natura e le nostre interazioni con essa. L’importanza di un settore che non conosce recessione
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TESTO: Nasce così questa nuova sottosezione del canale, in cui cercheremo di affrontare i temi e le tendenze che caratterizzano il settore dal punto di vista economico, parlandone con gli operatori e con le aziende che lo animano, con gli osservatori e gli analisti. Un punto di vista in più sul regno animale, insomma, che arricchisce l’offerta di questo spazio del Corriere della Sera che dal 2006 accende i riflettori sulla natura e sulle nostre relazioni con essa. Lo fa dal punto di vista della cronaca e dell’attualità, con il racconto delle vicende di cui gli animali sono protagonisti nel bene e nel male, con gli approfondimenti sugli aspetti scientifici, con gli aggiornamenti sullo stato di conservazione della biodiversità. Ma anche dal punto di vista pratico, con rubriche e articoli dedicati alla migliore costruzione possibile della nostra vita in compagnia di cani, gatti e altre specie entrate a pieno titolo nella categoria degli animali da affezione e quindi, per come la vediamo noi, diventati a pieno titolo membri delle nostre famiglie. Ragionare di animali anche in termini di pil, in sostanza, è un ulteriore riconoscimento della loro presenza nelle nostre società.
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di S. Finetti, L. Ippolito, A.Marinelli, V. Mazza, S. Montefiori, A. Muglia, G. Olimpio, P. Valentino, F. Verderami, F. Rampini, .L’obiettivo europeo è di formare due battaglioni di Leopard per l’Ucraina, circa 80 tank che dovrebbero arrivare da Spagna, Portogallo, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Paesi Bassi
- Decine di attacchi sul Paese. E ora Zelensky chiede i caccia F16 di Andrea Nicastro; - IL PUNTO MILITARE | Zelensky non ha ancora ricevuto i tank ma già chiede i caccia agli alleati A. Marinelli e G. Olimpio; - A Zaporizhzhia «potenti esplosioni» vicino alla centrale nucleare di di Andrea Nicastro, inviato, e Redazione Online; - Così riparte la caccia al tesoro di Putin: stretta su oro e diamanti (che fruttano miliardi al regime) di Federico Fubini
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Alessandro Sala, Valentina Santarpia
- Quando sapremo i risultati definitivi di Redazione Online; - I DATI | I risultati delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio; - LAZIO | Rocca verso il trionfo. D’Amato (centrosinistra-Terzo polo) intorno al 30%, doppiata Bianchi (M5S);
- LOMBARDIA | Fontana verso la riconferma con oltre il 54% di Giovanna Maria Fagnani; - LE REAZIONI | Majorino: «Non aver avuto un leader di partito a livello nazionale non ci ha aiutato» di Redazione Milano; - «Risollevare una sanità troppo disante il nostro primo compito»: le parole di Rocca di Maria Egizia Fiaschetti ;
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Paolo Foschi e Redazione Milano
- L’AFFLUENZA | A Roma vota uno su tre. La fuga (annunciata) degli italiani dalle urne di Goffredo Buccini; - LOMBARDIA | Preferenze record per Del Bono e Comazzi di Stefania Chiale e Maurizio Giannattasio; - LAZIO | Pd, exploit per Sara Battisti compagna di Ruberti, ex capo di Gabinetto di Gualtieri di Aldo Simoni; - Meloni: rafforzare l’alleanza. E in Forza Italia si parla di «operazione Valchiria» di Francesco Verderami; - I risultati definitivi delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio di Paolo Foschi
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Copyright 2004 RCS MediaGroup (CORRIERE DELLA SERA)
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Greta Privitera, Lorenzo Cremonesi, inviato a Kherson, e Redazione Esteri
Il tenente russo Konstantin Yefremov è scappato da Melitopol a fine maggio, dopo tre mesi di guerra. Oggi è in una località segreta: «Soldati sempre ubriachi, violenze atroci»
- Kamala Harris accusa Putin: «Abbiamo le prove dei crimini contro l’umanità» di Giuseppe Sarcina; - IL PUNTO MILITARE La Gran Bretagna ha addestrato 10.000 ucraini di Andrea Marinelli e Guido Olimpio; - A Berlino il film su Zelensky di Penn: «Sì Superpower è di parte, questa guerra non è ambigua» di Valerio Cappelli
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Giuseppe Sarcina, inviato a Varsavia, e Massimo Gaggi - LIVE - Il presidente Usa a Kiev: «Putin sta fallendo». Zelensky: «Il 2023 anno della vittoria» Cremonesi e Privitera; - Il rapporto di Save the children: «In un anno di guerra 483 bambini morti» di Greta Privitera; - PUNTO MILITARE | Biden porta a Zelensky un pacchetto da 500 milioni: cosa c'è negli aiuti? di A. Marinelli e G. Olimpio; - LE FOTO - Biden abbraccia Zelensky nelle strade di Kiev: «Il mondo è al vostro fianco»; - Re Carlo, visita a sorpresa alle truppe ucraine addestrate nel Regno Unito di Enrica Roddolo
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Renato Franco Giornalista, ma anche autore radiofonico, televisivo, di canzoni. Suo il primo talk show della tv italiana. Ha alternato impegno e disimpegno, programmi buoni e ottimi a meno buoni e meno ottimi, è stato quello della camicia con i baffi - L’INTERVISTA 1 - «Rischiai una denuncia per adulterio, la prova del letto caldo mi ha salvato. ..» di Paolo Conti; - L’INTERVISTA 2 - Costanzo: «Da Andreotti a Platinette, i miei 40 anni di Show» di Aldo Cazzullo; - L’INTERVISTA 3 -: «Paura di morire? Mi dispiace far soffrire chi mi vuole bene, rivedrò i miei genitori» di Elvira Serra; - Sgarbi, Iacchetti e agli altri lanciati dal Maurizio Costanzo show di Claudio Del Frate; - Costanzo inventò la tv popolare e capì il gusto della chiacchiera in pubblico di Aldo Grasso
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Renato Franco Giornalista, ma anche autore radiofonico, televisivo, di canzoni. Suo il primo talk show della tv italiana. Ha alternato impegno e disimpegno, programmi buoni e ottimi a meno buoni e meno ottimi, è stato quello della camicia con i baffi - L’INTERVISTA 1 - «Rischiai una denuncia per adulterio, la prova del letto caldo mi ha salvato. ..» di Paolo Conti; - L’INTERVISTA 2 - Costanzo: «Da Andreotti a Platinette, i miei 40 anni di Show» di Aldo Cazzullo; - L’INTERVISTA 3 -: «Paura di morire? Mi dispiace far soffrire chi mi vuole bene, rivedrò i miei genitori» di Elvira Serra ;
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Renato Franco
La conduttrice andava a trovarlo mattina e sera in clinica e non immaginava questa evoluzione. Erano uniti da 33 anni e insieme avevano anche un figlio adottivo
- Le quattro mogli di Maurizio Costanzo: Maria De Filippi, Lori Sammartino, Flaminia Morandi, Marta Flavi di Renato Franco; - Il ministro Sangiuliano dispone i funerali solenni lunedì a Roma di Redazione Online; - Da Armani a Bisio da Lella Costa a Tronchetti Provera: i saluti nei necrologi sul «Corriere» di Chiara Maffioletti; - Costanzo, intelligente e potente: ognuno di noi gli deve qualcosa (ecco perché) di Aldo Cazzullo
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Giovanna Cavalli
Giorgio Assumma, avvocato e grande amico di Costanzo: «Quando la conobbe, fu duro con Maria. Poi mi disse: "È brava, la vorrei come assistente". Lo mise a dieta, lui si comprava di nascosto le caramelle. Mi disse: "Nell'aldilà si potrà avere la tv? "»
- LA CAMERA ARDENTE | L’abbraccio di Meloni a Maria, Banfi con la figlia: l’omaggio di tv e politica di M. R. Spadaccino; - Lino Banfi alla camera ardente di Costanzo: «Con la sua galanteria avrà fatto passare prima mia moglie Lucia»; - Camera ardente di Maurizio Costanzo, il secondo giorno dell’omaggio: il racconto di Redazione Online
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TITOLO: Cani, gatti & Co., dentro il boom miliardario: il giro d’affari e le prospettive
DATA: 2023-01-25
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OCCHIELLO: In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rapporto Assalco In Italia il rapporto tra umani e animali domestici è quasi di 1 a 1. Tra giochi, cibo e veterinario, c’è chi per loro spende più che per un figlio. I dati del rap
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TESTO: di Lorenzo Salvia, Adriana Logroscino, Cesare Zapperi
- IL DISCORSO Elly Schlein annuncia un’opposizione dura: «Un mandato a cambiare davvero» di Lorenzo Salvia; - IL PROGRAMMA Salario minimo, ambiente, lavoro: ecco le priorità del programma di Schlein di Cesare Zapperi; - IL COMMENTO La «scossa» dai gazebo che divide il partito di Roberto Gressi; - Giorgio Gori: «Schlein ha saputo entusiasmare. Se non cambierà linea sull’Ucraina, resterò nel partito»; - Chi è Emiliano Fossi, il «ragazzo di provincia», nuovo segretario del Pd toscano di Giorgio Bernardini; - Il votante di 103 anni: è sopravvissuto alla strage di Portella della Ginestra di Titti Beneduce; - Il ricordo di Schlein per lo scrutatore morto di infarto al seggio di C. Marasca e C. Schiariti; - «Segretaria» di partito: perché questa parola si porta ancora dietro un pregiudizio e come romperlo di Elisa Messina
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TITOLO: Robbie Williams: «Amo i gatti, io soo come loro: cado sempre in piedi»
DATA: 2023-01-26
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OCCHIELLO: L’ex Take That scrive e interpreta un brano, «It’s great to be a cat», per uno spot pubblicitario duettando con il gatto Felix. La canzone punta a diventare una hit
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TESTO: «Essere un gatto è fantastico perché, per esempio, si cade sempre in piedi, proprio come me — racconta la star in un dietro le quinte —. Scrivere un brano per uno spot era qualcosa che mi mancava e che volevo fare. E questo è il pezzo ideale perché è orecchiabile, la melodia è buona, i testi anche e le persone no riusciranno a togliersela dalla testa». Non sarebbe il primo caso di un brano che parte da un advertising e poi vive di vita propria sulle radio e nelle piattaforme on demand. Williams spiega di avere da lungo un rapporto molto stretto con i gatti, li conosce benissimo, al punto - sostiene - di poter entrare nella loro testa. Robbie ama i felini in genere, non solo gli adorabili micetti, e in chiusura mostra con orgoglio il tatuaggio sulla spalla che mostra un imponente leone con criniera.
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TITOLO: Carne di balena nei distributori automatici. Il Giappone sfida ancora la comunità internazionale
DATA: 2023-01-26
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OCCHIELLO: La caccia ai cetacei è oggetto di una moratoria internazionale a protezione degli animali che però non viene rispettata da Tokyo
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TESTO: Quest’ultima avviene oggi solo all’interno delle acque costiere nazionali, dopo che nel 2014, la Corte di giustizia internazionale ha ordinato al Giappone di interrompere la cattura annuale di circa 900 balene nell’Oceano Antartico, quelle che venivano appunto cacciate con il pretesto della ricerca scientifica. Nel 2019 Tokyo uscì dalla Commissione baleniera internazionale (IWC) e annunciò che avrebbe posto fine alla caccia in acque internazionali, per riprendere quella nelle acque interne. L’IWC aveva imposto una moratoria sulla caccia commerciale alle balene nel 1986, ma una clausola nel divieto aveva permesso ai balenieri giapponesi di organizzare spedizioni in Antartide ogni anno. Quest’anno, spiega ancora l’agenzia Agi, il governo ha fissato una quota di 379 balene in tre specie, anche se i balenieri locali hanno affermato che la loro industria sta lottando per sopravvivere. Incolpano l’invecchiamento delle comunità di pescatori e delle navi, i cambiamenti nel comportamento dei cetacei probabilmente legati al crollo del clima e il consumo debole.
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